Questa orribile massa di libri che va aumentando sempre potrebbe contribuire molto al disgusto per le scienze e alla possibilità che l'uomo ricada nella barbarie. Perché infine il disordine diventerà quasi insormontabile e la moltitudine degli autori, che diventerà infinita in poco tempo, li esporrà tutti insieme al pericolo di un oblio generale, e la speranza della gloria, che anima molta gente nel travaglio degli studi, cesserà di colpo: forse sarà una vergogna essere un autore. In G. Peano, Notazioni di logica matematica, 1894.
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